Il "mezzuccio" sugli ascolti di Reazione a catena 2025
Dall'inizio della stagione, il 2° dato del gioco riguarda solo i 20 minuti finali, ingannando chi l'Auditel lo mastica poco
C’è un piccolo caso Reazione a catena 2025 di cui pochi parlano perché la materia risulta essere troppo tecnica. A partire da questa stagione, iniziata domenica 8 giugno contro la finale del Roland Garros con Jannik Sinner, il gioco condotto da Pino Insegno ha cambiato il metodo di rilevazione degli ascolti Tv.
Tipicamente i giochi del preserale di Rai1 dividono la rilevazione Auditel in prima e seconda parte. L’Eredità di Marco Liorni, ad esempio, rilevava la seconda parte a partire dalle ore 19:18, minuto più minuto meno a seconda delle esigenze, mentre la prima parte aveva inizio attorno alle 18:42-18:45. Questa divisione produceva due dati d’ascolto: uno riferito ai primi 35 minuti circa di messa in onda, l’altro riguardante gli altri 35 minuti rimanenti. Era molto facile ricavarne il dato netto reale, nonostante agli occhi dei lettori più casual si è sempre spacciato il dato della seconda parte de L’Eredità come quello più importante.
La premessa fondamentale di cui tenere conto è che questa divisione non riguarda la concorrenza di Canale5, che con i suoi game ha sempre avuto altri riferimenti orari: l’anteprima dalle 18:45-18:50, poi il vero dato con inizio attorno le 19 o le 19:10, a seconda del gioco (Caduta libera, La ruota della fortuna, Avanti un altro, etc…). Questa discrepanza già non aiuta molto gli inesperti a valutare il reale distacco delle proposte.
Veniamo a Reazione a catena. Ebbene, i dati delle due parti quest’anno risultano essere molto sbilanciati nel minutaggio. La prima parte, che ha inizio intorno alle 18:40, ha una durata di 50 minuti, mentre la rilevazione della seconda parte è stata spostata in avanti di molto rispetto a L’Eredità, più precisamente alle 19:33 circa, per una durata del segmento pari a 22 minuti.
Ne consegue un dato gonfiato da sbandierare agli occhi del normale pubblico: quello che tiene conto solo dell’ultima salita della curva degli ascolti. E la dimostrazione è un post su X dell’Ufficio stampa Rai di qualche giorno fa, che recita: “Sfiora il 25% di share l'appuntamento con #ReazioneaCatena che registra 3 milioni 189 mila spettatori”. Quello riportato è solo il dato della seconda parte della puntata del 17 giugno, ovvero gli ultimi 22 minuti di un gioco che ne dura circa 72 di minuti. Un bel mezzuccio, verrebbe da dire. In realtà, facendo la media ponderata tra i due dati disponibili di quel giorno, il risultato (con margine di errore molto basso) è un altro: 2.550.000 spettatori e il 23% di share. Parlo di un margine di errore perché la media, che si chiama media ponderata, è ricavata da una formula matematica che arrotonda i minutaggi.
Perché dunque ingannare così spudoratamente il pubblico casual, che poco ne sa di rilevazioni Auditel? Per mascherare già in partenza un ipotetico calo di ascolti (calo che effettivamente c’è)? Anche i siti d’informazione televisiva nei loro post Auditel evitano di sottolineare che il dato molto più alto è riferito, di fatto, solo al finale del gioco. In più si fa un disservizio a Marco Liorni e al lavoro svolto dalla squadra de L’Eredità: spostando la bilancia, e mostrando dati share alla pari o quasi con l’altro game invernale, sembra quasi che la popolarità di Pino Insegno e di Reazione a catena non abbia nulla da invidiare ai “rivali interni”. I dati completi, invece, dicono tutt’altro.
Vale la pena riportare le medie ponderate delle puntate finora andate in onda:
Domenica 8 giugno - 1.658.000 spettatori / 11,9% di share
Lunedì 9 giugno - 2.488.000 / 22%
Martedì 10 giugno - 2.542.000 / 23,2%
Mercoledì 11 giugno - 2.407.000 / 22,7%
Giovedì 12 giugno - 2.358.000 / 22,4%
Venerdì 13 giugno - 2.284.000 / 22,2%
Sabato 14 giugno - 2.110.000 / 21,2%
Domenica 15 giugno - 2.302.000 / 20,3%
Lunedì 16 giugno - 2.607.000 / 21,9%
Martedì 17 giugno - 2.550.000 / 23%
Mercoledì 18 giugno - 2.411.000 / 21,9%
Giovedì 19 giugno - 2.380.000 / 21,8%
Media ponderata provvisoria (12 puntate): 2.341.000 / 21,2%
Per spezzare una lancia verso Reazione a catena, va detto che questo trucchetto, questo mezzuccio, questa “tecnica”, o comunque lo/la si voglia chiamare, è una pratica diffusa in molti altri programmi. Una grande libertà che viene concessa nel realizzare spezzatini matematici per ogni gusto e fantasia, cui forse andrebbe messo un limite dall’alto. D’altronde, quando c’è un abuso, in qualsiasi materia, si dovrebbe ricorrere alla regolamentazione forzata.
In conclusione, ecco come calcolare la media ponderata, prendendo ad esempio la puntata del 19 giugno. Prima parte: 2.135.000 e 21,2% per 50 minuti. Seconda parte: 2.937.000 e 23,1% per 22 minuti. Con i valori assoluti, semplifico togliendo le migliaia:
2.135 x 50 = 106.750
2.937 x 22 = 64.614
106.750 + 64.614 = 171.364
50 + 22 = 72
171.364 : 72 = 2.380 (arrotondato) è il risultato finale. Dunque 2.380.000.
Cosa è stato fatto? Ho moltiplicato un valore (spettatori) per un peso (minuti). Per ricostruire il dato, la somma dei due valori pesati è stata poi divisa con il totale dei due pesi. Qui troverete una spiegazione più dettagliata.